24 Ott Diritto d’autore: il titolare di una connessione internet non può esonerarsi dalla responsabilità indicando semplicemente che la stessa connessione è accessibile ad un familiare (Corte di Giustizia, 18 ottobre 2018, Sentenza nella causa C-149/17).
Nella decisione in epigrafe, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (“CGUE”) è stata chiamata ad interpretare le disposizioni di diritto dell’Unione Europea sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale.
Nel caso di specie, la editrice tedesca Bastei Lübbe aveva citato in giudizio il sig. Michael Strotzer dinanzi al Tribunale del Land Monaco I, chiedendo il risarcimento dei danni derivanti dal fatto che un audiolibro di produzione della casa editrice era stato condiviso con un numero illimitato di utenti di una piattaforma peer-to-peer mediante l’utilizzo della connessione internet privata del sig. Strotzer.
Quest’ultimo si difendeva sostenendo che anche i suoi genitori, con lui conviventi, avevano autonomo accesso alla medesima connessione e potevano, dunque, essere gli autori della violazione lamentata, senza aggiungere altri particolari in merito alla tempistica e alla natura dell’utilizzo della connessione da parte dei propri familiari. Secondo il Tribunale tedesco, alla luce della giurisprudenza della Corte federale, la quale riconosce e garantisce il diritto fondamentale alla protezione della vita familiare, una simile difesa sarebbe stata sufficiente e idonea ad escludere la responsabilità del titolare della connessione internet.
In tale contesto, il Tribunale ha chiesto alla GCUE di verificare la conformità della normativa tedesca con le disposizioni di diritto dell’Unione Europea sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale.
Con la sentenza in commento, la CGUE ha affermato che è contraria al diritto dell’unione una normativa nazionale che consenta al titolare di una connessione internet, attraverso cui siano state commesse violazioni del diritto d’autore mediante condivisione di file protetti, di non essere considerato responsabile di eventuali violazioni ove quest’ultimo si limitasse ad indicare che i suoi familiari avevano la possibilità di accedere alla suddetta connessione, senza fornire ulteriori precisazioni quanto al momento e alla natura dell’utilizzo della medesima.