Diritto Bancario: Il progetto di IT-Wallet

Diritto Bancario: Il progetto di IT-Wallet

L’attuale contesto socio economico, caratterizzato dalla digitalizzazione di gran parte delle attività economiche e dei rapporti di interazione e servizio con i consumatori ed i cittadini, ha subito un’accelerazione grazie alla crisi pandemica. C’è stata quindi una crescita esponenziale della domanda di mezzi per identificarsi e autenticarsi online, nonché per scambiare digitalmente informazioni in maniera sicura.

La disciplina dell’identificazione elettronica è contenuta nel Regolamento (UE) n. 910/2014, il c.d. regolamento eIDAS (“electronic IDentification Authentication and Signature”), il quale prevede che l’identità digitale (“eID”) di uno Stato dell’Unione possa essere utilizzata per accedere ai servizi online dell’amministrazione pubblica di tutti gli Stati europei in forza di un reciproco riconoscimento dei mezzi di identificazione elettronica. Il Regolamento eIDAS, tuttavia,non è stato ritenuto uno strumentoidoneo al fine di affrontare le nuove richieste del mercato, in ragione delle limitazioni alla sua applicazione emerse nel corso del tempo e evidenziate dalla Commissione europea nella proposta di modifica del Regolamento eIDAS.

La revisione è stata ufficialmente approvata dal Parlamento Europeo il 29 febbraio 2024 e si è in attesa del voto da parte del Consiglio per il mese di marzo, affinché sia pubblicata finalmente nella Gazzetta Ufficiale nel mese di aprile 2024. Si auspica, quindi, che tra aprile e maggio 2024 entrerà in vigore la riforma del Regolamento eIDAS. La più significativa e innovativa modifica del Regolamento eIDAS proposta della Commissione è costituita dall’implementazione di uno strumento europeo di identità digitale unicoEuropean Digital Identity Wallet (in breve EUDI Wallet).

Nell’ambito del progetto dell’EUDI Wallet e in coerenza con il cronoprogramma europeo, l’Italia ha avviato la progettazione e lo sviluppo del proprio wallet digitale, l’IT-Wallet, il cui obiettivo è quello di armonizzare la coesistenza dei tre strumenti italiani di identità digitale, parzialmente sovrapposti, a volte in competizione, basati su tecnologie differenti: SPID, CIE e CNS.

Sull’argomento, un’interessante analisi a cura del nostro founding partner Luca Tufarelli, della senior associate Maria Lilia La Porta e della dott.ssa Gaia Leoncini, sul nuovo sistema di portafoglio digitale italiano (IT-Wallet) istituito dal Decreto Legge 2 marzo 2024, n 19 (c.d. “Decreto PNRR”) e sulle problematiche in materia di privacy e sicurezza dei dati ad esso associate.

Per leggere l’approfondimento pubblicato su Diritto Bancario: clicca qui.

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