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Con sentenza n. 1770 del 21.3.2018, la quinta sezione del TAR Campania (Napoli) ha annullato gli atti relativi ad una procedura aperta finalizzata all’affidamento del servizio di supporto alle attività di front office, back office e call center del CUP (centro unico di prenotazione) aziendale di una Asl campana. Il ricorso era patrocinato dal nostro Studio.

La consultazione verterà su taluni aspetti relativi ai requisiti per l’attribuzione del rating e alla relativa attività di valutazione da parte dell’AGCM, nonché al procedimento per l’attribuzione del rating ed ai casi di annullamento dello stesso. Verranno infine concertati aspetti relativi agli obblighi informativi dell’AGCM, con particolare riguardo all’elenco delle imprese interessate tenuto dall’Autorità.

Il TAR Lazio pronunciandosi in tema di pratiche commerciali scorrette, dopo aver riconosciuto la natura precettiva dell’art. 20, 2° comma, del Codice del Consumo, ritiene indispensabile la sussistenza di un indebito vantaggio economico per il professionista ai fini della configurazione dell’illecito consumeristico.

Con comunicato del 5 marzo 2018, l’Autorità per la Garanzia delle Comunicazioni (di seguito AGCOM) ha reso noti gli esiti dell’indagine conoscitiva di cui alla Delibera n. 557/16/CONS, concernente le prospettive di sviluppo dei sistemi wireless e mobili verso la quinta generazione (5G) e l’utilizzo di nuove porzioni di spettro al di sopra dei 6 GHz.

Con sentenza del 28 febbraio 2018, l’Ottava sezione della Corte di Giustizia ha riconosciuto la conformità all'art. 51 della direttiva 2004/18/CE dell’istituto del soccorso istruttorio “a pagamento” se è rispettato il principio di proporzionalità. Tuttavia, l’istituto non può trovare applicazione per rimediare a carenze strutturali dell’offerta per le quali la disciplina di gara preveda espressamente l’esclusione del concorrente.

Con sentenza dell’8 febbraio 2018 la Sesta Sezione della Corte di Giustizia ha negato che la normativa nazionale che non prevede l’automatica esclusione di due “syndacates" membri dei Lloyd’s of London dalla partecipazione alla medesima procedura per il solo fatto che le rispettive offerte sono state entrambe sottoscritte dal medesimo rappresentante generale, contrasti con i principi di trasparenza, parità di trattamento e non discriminazione di cui agli artt. 49 e 56 TFUE e 2 della Direttiva 2004/18/CE. Al contrario, l’esclusione automatica comporterebbe un’ingiusta lesione del principio di proporzionalità e del favor partecipationis.

Con segnalazione pubblicata sul Bollettino n. 6 del 2018, l’AGCM ha rassegnato all’ANAC talune osservazioni in merito alla nozione di “provvedimenti esecutivi dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato di condanna per pratiche commerciali scorrette e per illeciti antitrust gravi aventi effetti sulla contrattualistica pubblica e posti in essere nel medesimo mercato oggetto del contratto da affidare”, di cui alle Linee Guida n. 6 dell’ANAC attuative del D. lgs. 50/2016, aggiornate a seguito del correttivo D. lgs. 56/2017.

La seconda sezione civile della Corte di cassazione con l'ordinanza n. 3831, depositata il 16.2.2018, ha sollevato la questione di legittimità costituzionale di due disposizioni del Testo unico della finanza (TUF) nell'ambito di un giudizio concernente sanzioni amministrative Consob in materia di abusi di mercato (insider trading) patrocinato dallo Studio Ristuccia & Tufarelli.

L’8 febbraio 2018 la Banca d'Italia ha posto in consultazione pubblica due provvedimenti di attuazione: il primo relativo agli obblighi di notifica a carico dei soggetti di cui all’articolo 2, comma 4-bis del D.lgs. n. 11/2010, così come modificato dal decreto di recepimento della Direttiva 2015/2366/UE (“PSD2”); il secondo, relativo agli obblighi posti a carico degli schemi di carte di pagamento di cui agli articoli 34-bis, 34-ter e 34-quater del D.lgs. n. 11/2010 e introdotti dal d.lgs. n. 218/2017, in attuazione del Regolamento n. 751/2015/UE (c.d. “IFR”) avente ad oggetto le commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta. Entrambe le consultazioni termineranno il 12 marzo 2018.

Con sentenza n. 1127/2018 il TAR Lazio, sezione seconda bis, ha riconosciuto la natura privatistica dell’attività dei commissari liquidatori nell'ambito delle procedure di liquidazione coatta amministrativa e la sua soggezione alla giurisdizione ordinaria.

Con ordinanza n. 148 del 19.1.2018, il TAR per la Lombardia ha disposto il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’U.E. sulla legittimità del limite quantitativo al subappalto previsto dall’art. 105 del codice dei contratti pubblici a fronte dell’art. 71 della dir. 2014/24/UE e degli artt. 49 e 56 TFUE. La vicenda trae spunto da un motivo di impugnazione avverso un provvedimento di esclusione di un operatore concorrente ad una ad una procedura ristretta ex art. 61 del codice dei contratti pubblici, avente ad oggetto lavori di ampliamento di una corsia autostradale, motivato sulla base del fatto che “la Commissione ha rilevato il superamento della percentuale del 30% prevista dall’art. 105, comma 2, del decreto legislativo n. 50 del 18 aprile 2016, in materia di subappalto”.

Pubblicata la Delibera numero 31 del 17 gennaio 2018 con la quale il Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione ha approvato l’aggiornamento triennale dell’elenco dei soggetti aggregatori in esito alla definizione delle procedure previste dagli articoli 3, 4 e 5 del DPCM del 11 novembre 2014. ANAC -...

Con ordinanza del 6 gennaio 2018 (dep. 08/01), il Giudice Monocratico della II^ Sezione Civile del Tribunale di Roma ha accolto per il principio del favor rei un’istanza sospensiva presentata da un istituto di credito avverso una sanzione di elevatissimo importo irrogata nei confronti di quest’ultimo da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze a causa della mancata segnalazione di operazioni sospette ai sensi di quanto previsto dalla normativa in materia di antiriciclaggio (Capo III, artt. 35 - 41).

Secondo le Sezioni Unite, nonostante nell’ambito dei contratti-quadro relativi ai servizi investimento sia richiesta la forma scritta ad substantiam, è sufficiente la sola sottoscrizione dell’investitore, poiché il consenso dell’intermediario è desumibile anche alla stregua di comportamenti concludenti tenuti da quest’ultimo.

Con il parere AS1466 del 4.12.2017, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha ritenuto che le stazioni appaltanti non possano prevedere nel bando di gara disposizioni: - volte a escludere le imprese assicurative o gli intermediari finanziari iscritti nell’albo di cui all’art. 106 TUB...

Nella sentenza n. 1 del 2.1.2018, la prima sezione del Tar per il Piemonte si è pronunciata sulla disciplina, la ratio ed i limiti dell’avvalimento cumulativo o frazionato, accogliendo il ricorso di una società operante nel settore della raccolta e smaltimento rifiuti, che ha impugnato il disciplinare di gara relativo a una procedura aperta per l'affidamento del servizio di igiene urbana. Alcune clausole dell’atto impugnato prevedevano espressamente il divieto di avvalimento e possesso frazionato di un requisito di ordine speciale (contratto di punta), ritenuto «compito essenziale» ai sensi del comma 4 dell’articolo citato.

Il 13 gennaio 2018, in attuazione della Direttiva relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno e al fine di adeguare le disposizioni interne al Regolamento relativo alle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta, è stato pubblicato in G.U. il D.lgs. 15 dicembre 2017, n. 218.

Secondo la Corte di Giustizia, un servizio di intermediazione che mette in contatto conducenti non professionisti utilizzatori del proprio veicolo e persone che desiderano, previo pagamento di un prezzo, spostarsi all’interno di un’area urbana, deve essere considerato alla stregua di un “servizio nel settore dei trasporti” ai sensi del diritto dell’Unione...

Il Consiglio di Stato, riformando una pronuncia di segno contrario del TAR Lazio, ha ritenuto che, nel caso in cui ai sensi dell’art. 32 del D.L. 90/2014 sia disposta dal Prefetto su proposta del Presidente dell’ANAC nei confronti di un consorzio (nel caso il Consorzio Venezia Nuova) la misura della straordinaria e temporanea gestione dell'impresa limitatamente alla completa esecuzione del contratto di appalto ovvero dell'accordo contrattuale o della concessione, essa ha per oggetto il contratto pubblico nella sua interezza a prescindere dal coinvolgimento delle imprese consorziate in concreto esecutrici dello stesso.

Secondo il Tribunale di Milano, nel caso di illecito consistente nella promozione e pubblicizzazione dei beni senza l’autorizzazione del titolare a mezzo di internet, la lesione del diritto della vittima avviene nel luogo di visualizzazione della promozione commerciale dei beni.

Pubblicate in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 260 del 7-11-2017) le Linee Guida n. 6 recanti “Indicazione dei mezzi di prova adeguati e delle carenze nell’esecuzione di un precedente contratto di appalto che possano considerarsi significative per la dimostrazione delle circostanze di esclusione di cui all’art. 80, comma 5, lett. c) del Codice” aggiornate dall'ANAC con Determinazione 11 ottobre 2017, n. 1008.

Nella sentenza riportata in epigrafe, il Consiglio di Stato ha disposto l’annullamento dell’art. 4 dell’Allegato tecnico al D.M. 30 dicembre 2009, per contrasto con la direttiva 2001/29/CE, come interpretata dalla sentenza della CGUE C-110/15, con la quale è stato riconosciuto il conflitto tra la disciplina italiana e quella europea sulle esenzioni e sui rimborsi del prelievo per copia privata nei casi di uso esclusivamente professionale.