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Nella decisione in epigrafe, la Grande Sezione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (di seguito “CGUE”), mediante il meccanismo del rinvio pregiudiziale di cui all’art. 267 TFUE, è stata investita dal Tribunale dell’Aia di una questione attinente alla registrabilità di un marchio costituito dall’apposizione di un colore sulla suola di una scarpa con tacco alto di proprietà di un noto marchio di moda.

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 129 del 6.6.2018, il D.Lgs. 21 maggio 2018, n. 62 recante “Attuazione della direttiva (UE) 2015/2302 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, relativa ai pacchetti turistici e ai servizi turistici collegati, che modifica il regolamento (CE) n. 2006/2004 e la direttiva 2011/83/UE del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva 90/314/CEE del Consiglio”.

Nella decisione in epigrafe, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (di seguito “CGUE”), mediante il meccanismo del rinvio pregiudiziale di cui all’art. 267 TFUE, viene investita dalla Corte amministrativa federale tedesca di alcune questioni inerenti l’interpretazione della Direttiva 95/46/CE[1] relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali.

Con il D.Lgs. 18 maggio 2018, n. 51 è stata data attuazione alla Direttiva 2016/680/UE in materia di protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da parte delle autorità competenti a fini di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali, nonché alla libera circolazione di tali dati.

Con ordinanza n. 6010/2018 il TAR Lazio ha rimesso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea la questione circa la compatibilità con gli artt. 57 e 71 par. 6 della Direttiva 2014/24/UE e con il principio di proporzionalità di cui al "considerando" 101, dell’art. 80, comma 5 del d. lgs. n. 50/2016, nella parte in cui prevede l’esclusione dell’operatore economico nel caso di accertamento, in corso di gara, di un motivo di esclusione relativo ad un subappaltatore indicato nella terna in sede di offerta, in luogo di imporre al concorrente la sostituzione del subappaltatore indicato.

All’esito della consultazione pubblica indetta con delibera 7 marzo 2018, l’AGCM ha approvato il “Regolamento attuativo in materia di rating di legalità”, entrato in vigore oggi 29 maggio 2018, giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Le modifiche proposte nella bozza di regolamento in consultazione erano volte alla semplificazione, allo snellimento e alla chiarificazione delle procedure per l'attribuzione, la modifica, il rinnovo, la revoca e l'annullamento del rating di legalità.

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n.121 del 26 maggio 2018, il D.Lgs. 18 maggio 2018, n. 54 recante “Disposizioni per disciplinare il regime delle incompatibilità degli amministratori giudiziari, dei loro coadiutori, dei curatori fallimentari e degli altri organi delle procedure concorsuali, in attuazione dell'articolo 33, commi 2 e 3, della legge 17 ottobre 2017, n. 161” (“Decreto”).

La Presidenza del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha approvato il decreto di attuazione della direttiva 2016/2258/UE che modifica la direttiva 2011/16/UE in materia di accesso da parte delle autorità fiscali alle informazioni in materia di antiriciclaggio.

A seguito della Comunicazione “Un sistema fiscale equo ed efficace nell’Unione Europea per il mercato unico digitale”, del 21 settembre 2017 e delle Conclusioni del Consiglio Ecofin del 5 dicembre u.s., la Commissione europea ha pubblicato il 21 marzo 2018 una nuova Comunicazione intitolata “È giunto il momento di istituire norme fiscali moderne, eque ed efficaci per l'economia digitale” in cui sono illustrate le proposte del pacchetto per la tassazione equa dell’economia digitale (due direttive e da una raccomandazione). Su tali proposte il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha avviato una consultazione pubblica che rimarrà aperta fino al 22 giugno 2018.

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha posto in consultazione pubblica le Linee Guida recanti "Istituzione del rating di impresa e delle relative premialità" in attuazione dell’art. 83, comma 10, d.lgs. n. 50/2016 (“Codice”), al fine di definire, i requisiti reputazionali e i criteri di valutazione degli stessi, nonché le modalità di rilascio della relativa certificazione.

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha posto in consultazione pubblica lo Schema di Linee Guida su “La disciplina delle clausole sociali”, in applicazione di quanto previsto dall’art. 213, secondo comma del D. Lgs. n. 50/2016, ed in considerazione della generale rilevanza di tale istituto nell’ambito della contrattualistica pubblica.

Con sentenza del 19 aprile 2018, la Nona sezione della Corte di Giustizia ha riconosciuto la conformità alla direttiva 2004/17/CE e ad i principi di trasparenza e parità di trattamento, della normativa nazionale che non preveda l’obbligo per la Stazione Appaltante di revisione periodica dei prezzi dopo l’aggiudicazione nei settori collegati a quelli disciplinati dalla direttiva stessa.

Ai sensi dell’art. 10, comma 4 del d.lgs. 231/2007 ss.mm.ii. l’Unità di informazione finanziaria per l’Italia (UIF) ha adottato le “istruzioni sulle comunicazioni di dati e informazioni concernenti le operazioni sospette da parte degli uffici delle Pubbliche amministrazioni”, pubblicate sul proprio sito il 23 aprile 2018.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), con delibera n. 27117/2018, ha posto in consultazione pubblica lo “Schema di Linee Guida sulla compliance antitrust” al fine di individuare le best practice per orientare le imprese nella concreta implementazione dei programmi di compliance nonché i criteri che la stessa intende adottare nella loro valutazione ai fini del riconoscimento dell’attenuante.

Ristuccia&Tufarelli e Portolano Cavallo hanno assistito rispettivamente SECO, società specializzata nello sviluppo di prodotti embedded e IoT, e Fondo di Investimento Italiano SGR, nella trasformazione di SECO in Società per Azioni e nel conseguente aumento di capitale sottoscritto dal Fondo, con funzioni di promotore e di gestore del fondo mobiliare di tipo chiuso denominato “FII Tech Growth”.

A decorrere da oggi 18 aprile 2018 è obbligatorio per gli operatori economici ai sensi dell’art. 85, comma 1 del D.Lgs. n. 50 del 2016 predisporre il Documento di gara unico europeo (DGUE) esclusivamente in formato elettronico secondo le disposizioni di cui al DPCM 13 novembre 2014, come ricordato dal MIT con comunicazione del 30 marzo 2018.

Nel Supplemento Ordinario n. 16/L alla Gazzetta Ufficiale n. 83 del 10 aprile 2018 è stato pubblicato il decreto 19 gennaio 2018, n. 31 del Ministero dello sviluppo economico recante «Regolamento con cui si adottano gli schemi di contratti tipo per le garanzie fideiussorie previste dagli articoli 103, comma 9 e 104, comma 9, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50», che abroga il Decreto del Ministero delle attività produttive 12 marzo 2004, n. 123 e prevede gli schemi tipo per le garanzie fideiussorie previste dagli articoli 35, 93, 103 e 104, del Codice stesso.

Con sentenza n. 1770 del 21.3.2018, la quinta sezione del TAR Campania (Napoli) ha annullato gli atti relativi ad una procedura aperta finalizzata all’affidamento del servizio di supporto alle attività di front office, back office e call center del CUP (centro unico di prenotazione) aziendale di una Asl campana. Il ricorso era patrocinato dal nostro Studio.

La consultazione verterà su taluni aspetti relativi ai requisiti per l’attribuzione del rating e alla relativa attività di valutazione da parte dell’AGCM, nonché al procedimento per l’attribuzione del rating ed ai casi di annullamento dello stesso. Verranno infine concertati aspetti relativi agli obblighi informativi dell’AGCM, con particolare riguardo all’elenco delle imprese interessate tenuto dall’Autorità.

Il TAR Lazio pronunciandosi in tema di pratiche commerciali scorrette, dopo aver riconosciuto la natura precettiva dell’art. 20, 2° comma, del Codice del Consumo, ritiene indispensabile la sussistenza di un indebito vantaggio economico per il professionista ai fini della configurazione dell’illecito consumeristico.

Con comunicato del 5 marzo 2018, l’Autorità per la Garanzia delle Comunicazioni (di seguito AGCOM) ha reso noti gli esiti dell’indagine conoscitiva di cui alla Delibera n. 557/16/CONS, concernente le prospettive di sviluppo dei sistemi wireless e mobili verso la quinta generazione (5G) e l’utilizzo di nuove porzioni di spettro al di sopra dei 6 GHz.

Con sentenza del 28 febbraio 2018, l’Ottava sezione della Corte di Giustizia ha riconosciuto la conformità all'art. 51 della direttiva 2004/18/CE dell’istituto del soccorso istruttorio “a pagamento” se è rispettato il principio di proporzionalità. Tuttavia, l’istituto non può trovare applicazione per rimediare a carenze strutturali dell’offerta per le quali la disciplina di gara preveda espressamente l’esclusione del concorrente.

Con sentenza dell’8 febbraio 2018 la Sesta Sezione della Corte di Giustizia ha negato che la normativa nazionale che non prevede l’automatica esclusione di due “syndacates" membri dei Lloyd’s of London dalla partecipazione alla medesima procedura per il solo fatto che le rispettive offerte sono state entrambe sottoscritte dal medesimo rappresentante generale, contrasti con i principi di trasparenza, parità di trattamento e non discriminazione di cui agli artt. 49 e 56 TFUE e 2 della Direttiva 2004/18/CE. Al contrario, l’esclusione automatica comporterebbe un’ingiusta lesione del principio di proporzionalità e del favor partecipationis.

Con segnalazione pubblicata sul Bollettino n. 6 del 2018, l’AGCM ha rassegnato all’ANAC talune osservazioni in merito alla nozione di “provvedimenti esecutivi dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato di condanna per pratiche commerciali scorrette e per illeciti antitrust gravi aventi effetti sulla contrattualistica pubblica e posti in essere nel medesimo mercato oggetto del contratto da affidare”, di cui alle Linee Guida n. 6 dell’ANAC attuative del D. lgs. 50/2016, aggiornate a seguito del correttivo D. lgs. 56/2017.

La seconda sezione civile della Corte di cassazione con l'ordinanza n. 3831, depositata il 16.2.2018, ha sollevato la questione di legittimità costituzionale di due disposizioni del Testo unico della finanza (TUF) nell'ambito di un giudizio concernente sanzioni amministrative Consob in materia di abusi di mercato (insider trading) patrocinato dallo Studio Ristuccia & Tufarelli.

L’8 febbraio 2018 la Banca d'Italia ha posto in consultazione pubblica due provvedimenti di attuazione: il primo relativo agli obblighi di notifica a carico dei soggetti di cui all’articolo 2, comma 4-bis del D.lgs. n. 11/2010, così come modificato dal decreto di recepimento della Direttiva 2015/2366/UE (“PSD2”); il secondo, relativo agli obblighi posti a carico degli schemi di carte di pagamento di cui agli articoli 34-bis, 34-ter e 34-quater del D.lgs. n. 11/2010 e introdotti dal d.lgs. n. 218/2017, in attuazione del Regolamento n. 751/2015/UE (c.d. “IFR”) avente ad oggetto le commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta. Entrambe le consultazioni termineranno il 12 marzo 2018.